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Accessibilità web: cos’è e come rendere il tuo sito inclusivo e a norma

Accessibilità web: in 10 punti per un mondo digitale davvero inclusivo

Iniziamo col spiegare che cos’è l’accessibilità web.  

Con “accessibilità” indichiamo la capacità di siti web, app e contenuti digitali di essere utilizzati da tutte le persone, indipendentemente dalle loro abilità o disabilità. Questo concetto è fondamentale per garantire un mondo digitale inclusivo, dove tutti possano accedere a istruzione, lavoro, socializzazione ed e-commerce senza barriere.

L’accessibilità digitale, infatti, si riferisce alla progettazione di siti e applicazioni che tengano conto delle esigenze di chi ha disabilità visive, uditive, motorie o cognitive. 

Per esempio, un sito accessibile potrebbe includere descrizioni testuali per immagini, sottotitoli per video o opzioni di navigazione tramite tastiera anziché mouse. Questo approccio non solo aiuta persone con disabilità, ma anche utenti senza limitazioni specifiche, come nel caso di chi usa il telefono con testo ingrandito.

Se ti stai chiedendo perché è ora di rivedere il tuo sito web, è perché quasi 13 milioni di persone nel nostro paese ha una forma di disabilità. Garantire l’accessibilità significa quindi consentire loro di partecipare attivamente online, sia per scopi personali che professionali. Ma è anche e soprattutto una scelta etica e giusta, e facilita l’accesso a un vasto pubblico, migliorando così l’immagine dell’azienda​.

Come verificare e migliorare l’accessibilità?

Per verificare l’accessibilità di un sito, si possono usare software che analizzano il codice e l’usabilità, oppure ricorrere a test reali con utenti diversamente abili​.

Se ancora non ti abbiamo convinto, ricorda che rendere i siti web accessibili in Italia è un obbligo legale (lo so, non per tutti!).

Infatti la legge Stanca (Legge 4/2004) regola l’accessibilità web in Italia, imponendo requisiti specifici per gli enti pubblici e, dal 2020, anche per aziende private con un fatturato superiore a 500 milioni di euro. Questi obblighi sono stati ampliati con il Decreto Legislativo 76/2020 per adeguarsi alle direttive europee, come la Direttiva sull’accessibilità del web 2102/2016​, (AgID) che richiedono il rispetto degli standard per garantire l’inclusione digitale a livello comunitario, con obblighi di monitoraggio e dichiarazioni di accessibilità aggiornate.​

Linee guida sull’accessibilità dei siti web da seguire

Accessibilità web: cos’è e come rendere il tuo sito inclusivo e a normaLe linee guida principali sono le WCAG 2.1 (Web Content Accessibility Guidelines), che definiscono criteri tecnici come il contrasto adeguato tra testo e sfondo o la presenza di descrizioni alternative per immagini e contenuti multimediali.

Ma vediamo i 10 punti essenziali.

1. Testo alternativo per le immagini

Il testo alternativo (alt text) è una descrizione testuale che accompagna le immagini su un sito web. Questo testo permette ai lettori di schermo di comunicare il contenuto delle immagini agli utenti non vedenti o ipovedenti. È importante che il testo sia descrittivo e rappresentativo del contenuto visivo dell’immagine, evitando termini generici come “immagine1”. Per elementi decorativi, l’attributo può essere lasciato vuoto (alt=””) per evitare confusione.

2. Contrasto colori sufficiente

Un contrasto cromatico adeguato tra il testo e lo sfondo è essenziale per garantire la leggibilità, soprattutto per utenti con difficoltà visive o daltonismo. Le linee guida WCAG (Web Content Accessibility Guidelines) raccomandano un rapporto di contrasto minimo di 4.5:1 per il testo normale e 3:1 per il testo grande (livello AA). Gli strumenti di verifica del contrasto possono essere utilizzati per testare il design.

3. Navigazione da tastiera

Un sito accessibile deve consentire la navigazione completa tramite tastiera, senza richiedere un mouse. Gli utenti possono utilizzare il tasto “Tab” per spostarsi tra i link e i controlli interattivi. Un indicatore visibile (ad esempio, un bordo colorato) deve mostrare chiaramente quale elemento è attivo o selezionato. Questa funzione è fondamentale per utenti con disabilità motorie.

4. Struttura semantica corretta

L’uso corretto dei tag HTML semantici organizza i contenuti in modo logico e gerarchico, migliorando sia l’esperienza utente sia l’accessibilità. Ad esempio, un titolo principale dovrebbe essere racchiuso in un tag <h1>, mentre i sottotitoli utilizzano <h2>, <h3> e così via. Una struttura semantica aiuta i lettori di schermo a navigare efficacemente e migliora anche la SEO del sito.

5. Supporto per screen reader

Gli screen reader trasformano il contenuto testuale in output vocale o Braille per gli utenti ciechi o ipovedenti. Per garantire la compatibilità, è importante utilizzare ruoli ARIA (Accessible Rich Internet Applications) e attributi specifici, come aria-label o aria-hidden, per descrivere accuratamente le funzionalità degli elementi interattivi o nascondere contenuti irrilevanti.

6. Form accessibili

I moduli devono avere etichette chiare associate ai rispettivi campi tramite il tag <label> o l’attributo aria-labelledby. I messaggi di errore devono essere comprensibili, visibili e annunciati dai lettori di schermo. Indicatori visivi, come bordi rossi, dovrebbero essere accompagnati da spiegazioni testuali per includere anche gli utenti daltonici.

7. Contenuti multimediali accessibili

Video e audio devono includere sottotitoli, descrizioni audio o trascrizioni per utenti con difficoltà uditive o visive. Controlli come “play” e “pause” devono essere facilmente identificabili e accessibili tramite tastiera. Questi accorgimenti migliorano anche l’esperienza per gli utenti in ambienti rumorosi o silenziosi.

8. Dimensioni del testo regolabili

Il contenuto testuale deve essere scalabile senza perdere leggibilità o interrompere la struttura del layout. Gli utenti dovrebbero poter ingrandire il testo fino al 200% senza problemi. È consigliabile utilizzare unità relative come “em” o “rem” per definire le dimensioni del testo invece di valori fissi in pixel.

9. Evitare contenuti lampeggianti

Elementi grafici che lampeggiano o pulsano rapidamente possono scatenare crisi epilettiche o causare disagio visivo. Gli standard WCAG raccomandano di evitare contenuti che lampeggiano più di tre volte al secondo e di offrire opzioni per disattivarli.

10. Chiarezza del linguaggio

Il contenuto del sito deve essere scritto in modo semplice e comprensibile, utilizzando un linguaggio diretto e privo di termini tecnici complicati. Quando è necessario introdurre concetti complessi, è utile fornire glossari o spiegazioni dettagliate. Questo approccio favorisce la comprensione per un pubblico ampio, compresi utenti con difficoltà cognitive o che leggono in una lingua non nativa.

Accessibilità web: cos’è e come rendere il tuo sito inclusivo e a normaAccessibilità web? Meglio chiamare Rebel Studio

Sappiamo che la parola obbligo vi ha spaventato, ma rendere un sito accessibile è un gesto di responsabilità sociale, ma anche una strategia per migliorare l’esperienza di navigazione di tutti gli utenti e garantire un web inclusivo. 

Verifiche periodiche, dichiarazioni di conformità e strumenti adeguati sono fondamentali, ed è proprio per questo che la materia deve essere trattata in modo serio. 

Noi di Rebel siamo qui per affiancarvi in questo percorso: con competenza e attenzione, vi aiutiamo a creare un sito che rispetti gli standard di accessibilità, valorizzando l’impegno aziendale verso l’inclusione

Perché un web migliore non è un’utopia!

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