Book bloggers Instagram: i nuovi influencer della rete
Siete alla ricerca di un libro non impegnativo, scorrevole e divertente con quella punta di nera ironia o qualcosa che vi faccia desiderare di vivere innumerevoli vite? Chiedete a un book blogger o andate su Youtube e cercate booktuber italiani. Poi, non vi resta che prendere nota!
Più di un semplice lettore appassionato, ma lontano dal luogo comune dell’accademico con gli occhialini sul naso, il book blogger o booktuber è un fan competente e critico, ben inserito nella community, che pian piano è diventato punto di congiunzione tra le case editrici e i fan.
E proprio perché ben inserito in una community, le sue recensioni fanno da potente cassa di risonanza galvanizzando e provocando la platea sulle nuove uscite e sugli eventi legati al mondo letterario.
Book bloggers Instagram: ecco chi “influenza” la platea
Questa nuova figura sforna quasi ogni giorno una recensione sul proprio blog o una videorecensione e può vantare (parliamo dei canali più visualizzati) oltre i 370.000 follower.
E questi non sono numeri da poco per il settore editoriale.
Ma in effetti sono dati riscontrabili ancora solo all’estero e in particolare negli Stati Uniti, seguiti dall’Inghilterra e successivamente dall’Australia, dove i booktuber sono già figure istrioniche e le loro videorecensioni sono veri approfondimenti con tanto di interviste agli autori e anche ai cast di serie tv e blockbuster hollywoodiani.
È possibile scovare chi si occupa di YA (Young Adults) o chi recensisce solo libri per bambini o anche chi ha deciso di parlare solo di letteratura nordica. È ormai un fenomeno che è riuscito e può riuscire (anche negli altri paesi) a conquistare un vasto target, al di là della piattaforma utilizzata.
#bookstagram: quando Instagram è da leggere
Infatti, oltre al blog, anzi al lit-blog (blog letterari), e a Youtube, c’è Instagram. Postare libri su Instagram è un’attiva abbastanza recente – non che il fenomeno booktuber in Italia abbia alle spalle così tanti anni – ma su Instagram è ancora una novità che stiamo assaporando e si sta affinando in modi sempre più creativi e inaspettati.
Pensate solo che l’hashtag #bookstagram conta circa 17 milioni di post e sta continuando a crescere. Ma quello che caratterizza questa piattaforma dalle altre declinazione del social reading è soprattutto la possibilità di giocare con la parte visiva di questo mercato e quindi con l’immagine.
Il libro non è un pretesto per un puro atto di promozione ma anzi viene valorizzato e “sponsorizzato” calandolo all’interno di una composizione artistica o in veri format di successo. È il caso di loris_inthebook e di gatsby_books che donano ai propri follower vere opere d’arte o delle tante le tendenze che in questi ultimi anni si sono create, come ad esempio “la colazione letteraria”, che elegge il momento più dolce della giornata da ritagliare per leggere il proprio libro.
Il critico letterario di oggi e il suo pubblico
Se pensate che l’argomento si esaurisca qui, ancora non avete ben chiaro la rilevanza strategica di questi influencer. Abbiamo già detto che è un’importante cassa di risonanza che porta all’attenzione del pubblico sui titoli del catalogo. Ma per le case editrici è anche qualcosa in più.
Coinvolti nelle diverse strategie promozionali, parliamo per il momento dei paesi anglofoni, vengono chiamati a partecipare come relatori ai festival e alle fiere del libro o a far parte delle giurie di prestigiosi premi letterari. In sostanza, sono capaci di “influenzare” – leggi consigliare, no costringere! – e di spostare l’asticella di interesse soprattutto per quanto riguarda gli autori emergenti, tasto sempre un po’ rischioso per le case editrici. E anche in modo originale.
Prendiamo il caso di Mercedes Mills di MercysBookishMusings. Mercedes ha, appunto, concluso un interessante progetto di editoria indipendente chiamato The moth box. Iscrivendosi al suo canale, era possibile ricevere ogni mese una scatola con due libri selezionati da lui e pubblicati da un editore indipendente. Un’ottima idea per far crescere l’interesse verso un mercato di super nicchia.
Book influencer italiani: un fenomeno in crescendo
Come abbiamo detto precedentemente, in Italia non raggiungiamo i numeri degli Stati Uniti, ma c’è un forte margine di crescita. Molti booktuber italiani, grazie a un atteggiamento informale e con buoni doti divulgative, sono riusciti a creare sui loro canali delle vere community di appassionati.
Tra questi c’è il caso di Ilenia Zodiaco che quasi quotidianamente parla ai suoi oltre quarantamila iscritti. Come ha affermato recentemente in un’intervista su La Repubblica del 4 marzo 2018, il suo target varia dai diciotto ai ventiquattro anni, ma sono numerosi anche gli utenti tra i tredici e i diciassette. Numeri importanti – ovvero sessantamila fan – anche per Matteo Fumagalli, filmmaker lombardo con alle spalle studi in new media e sceneggiatura, famoso anche per la sua pagine Facebook Libri Che Ti Fanno Vergognare Di Esistere.
Infatti, la loro arma vincente è quella di puntare non su un unico canale, ma riuscire contemporaneamente a usare le diverse piattaforme (Youtube, Facebook, Instagram e Twitter) per parlare di libri.
Per le case editrici o per chi lavora nel mondo dei libri, questi nuovi influencer possono essere delle interessanti svolte, in un panorama in cui ancora si legge molto poco, per costruire delle strategie di comunicazione al fine di promuovere la lettura.